Nella coppia non esiste problema relazionale che prima o poi non diventi anche un problema per la sessualità della coppia, e non esiste problema sessuale che prima o poi non diventi anche un problema relazionale: e spesso non è così evidente quale dei due abbia originato l’altro.
Con questa convinzione il Consultorio ha deciso di offrire un servizio specifico per il mondo della sessualità: una dimensione così “naturale” ed al tempo stesso così complessa, dove gli aspetti biologici si intrecciano con quelli relazionali, gli psicologici con quelli sociali.
La sessualità è un teatro nel quale vengono agite rappresentazioni che hanno le più svariate origini e in molte di queste rappresentazioni è presente una grande sofferenza, spesso non detta, spesso non risolta, spesso negata in parte anche da chi la prova, spesso, purtroppo, generatrice di altre sofferenze. Secondo l’O.M.S. la consulenza sessuale è “un’attività di sostegno capace di aiutare individualmente le persone in difficoltà ad assimilare le loro conoscenze e a trasformarle in stili di vita soddisfacenti e in comportamenti responsabili”. Il consulente sessuale quindi è prima di tutto colui che accoglie, che si pone in ascolto nel rispetto delle diversità e dell’altro, con flessibilità e senza giudicare; che inquadra la situazione problematica, se necessario educa o ristruttura il problema, e facilita il consultante a trovare una soluzione promuovendo il cambiamento, rinviando ad altri specialisti nel caso risultasse necessaria una terapia specifica. Riassumendo l’obbiettivo della consulenza sessuale è quello di chiarire per aiutare, all’interno di una relazione collaborativa, su uno specifico oggetto problematico: orientare chi porta disorientamento, confusione, perplessità, ansie circa la sessualità; chiarire a chi porta un disagio sessuale. La consulenza sessuale è quindi una relazione d’aiuto professionalmente condotta che si svolge nell’ambito di un problema o di un bisogno del richiedente perché questi ne possa affrontare adeguatamente la gestione risolvendo, o quanto meno attenuando, il disagio o la sofferenza che ne deriva.